Profuma di casa, di feste passate davanti al camino e di storie raccontate dai nonni. La Pinza Veneta, o pinsa come la chiamano affettuosamente in molte zone del Veneto, è più di un semplice dolce: è un rituale d’inverno, una coccola rustica che unisce generazioni. Ogni famiglia ha la sua versione, e in quella che ti propongo oggi, la protagonista assoluta è la farina da polenta, arricchita da uvetta, fichi secchi e l’inconfondibile aroma dei semi di finocchio.
Una ricetta che profuma di Befana, di Natale e di colazioni lente nei giorni di festa. Tradizione vuole che una fetta venga lasciata accanto al bicchiere di vino per la vecchina che vola sulla scopa, ma a casa mia — come accade in tante altre famiglie — questa torta speciale si prepara più e più volte, perché uno stampo solo non basta mai. Se non l’hai mai assaggiata, è il momento giusto per rimediare: ti conquisterà al primo morso.

Pinza Veneta ricetta originale con pane raffermo
Ingredienti
Preparazione
- Scaldare assieme latte e acqua in una pentola capiente con un pizzico di sale e prima che arrivi a bollore versare la farina da polenta,
- mescolare con una frusta per non creare grumi e cuocere fino a quando non risulta morbida, al massimo 5 minuti.
- Spegnere il fuoco.
- Versare lo zucchero e mescolare, così da scioglierlo
- poi aggiungere l’uvetta precedentemente ammollata in acqua, il burro fuso, i semi di finocchio, i fichi tagliati a pezzetti, il lievito sciolto
- amalgamare bene
- aggiungere la farina e continuare ad incorporare il tutto.
- Versare tutto l’impasto
- livellarlo bene con una spatola e lasciarlo lievitare per circa 2 ore.
- Infornare a 180° fino a quando la superficie risulterà ben colorata:
- al tatto l’impasto sarà ancora morbido ma raffreddandosi si indurirà.
- Quando si sarà raffreddata, capovolgete la pinza.