La paposcia non è solo un lievitato da forno: è una vera e propria espressione di identità garganica. La sua forma allungata e rustica, che ricorda una pantofola (da cui deriva il nome in dialetto), racchiude secoli di storia contadina, quando veniva preparata con l’impasto avanzato del pane per testare il calore del forno a legna. Oggi, grazie alla sua versatilità e alla semplicità degli ingredienti, è diventata uno street food di culto in tutta la Puglia, ideale per essere farcita a piacere, dolce o salata, classica o creativa.

Paposcia pugliese
Strumenti
- 1 ciotola capiente
- 1 spianatoia
- 1 teglia da forno o pietra refrattaria
Ingredienti
- 500 g farina tipo 1
- 350 ml acqua tiepida
- 5 g lievito di birra secco (oppure 15 g fresco)
- 2 cucchiai olio extravergine di oliva del Gargano
- 10 g sale
- 1 cucchiaino malto d’orzo (facoltativo)
- 2 pomodori a grappolo maturi, tagliati a fette
- 100 g caciocavallo a scaglie
- rucola fresca q.b.
- origano q.b.
Istruzioni
- In una ciotola sciogli il lievito (e il malto) in metà dell’acqua. Aggiungi metà farina e mescola.
- Unisci l’acqua restante, l’olio, poi il resto della farina e infine il sale. Lavora per 10 minuti fino a ottenere un impasto liscio.
- Copri con un panno umido e lascia lievitare per circa 2 ore o fino al raddoppio.
- Dividi in 4 porzioni e lascia riposare 30 minuti. Stendi a mano in forma allungata.
- Cuoci in forno statico a 240°C per circa 10-12 minuti su teglia o pietra rovente.
- Farcisci con pomodori, olio, caciocavallo, origano e rucola. Servi subito.